Costruita all’inizio degli anni Settanta sulla costa meridionale della Sardegna, la casa a schiera su due livelli sorge all’interno di un villaggio turistico affacciato sulla spiaggia. Circondata su due lati da un giardino ad uso esclusivo con pini, presenta caratteri spiccatamente mediterranei nei volumi essenziali e puliti, nella scelta del tetto piano, del colore bianco e nella conformazione delle bucature, sviluppate verticalmente.
La nuova generazione di proprietari desiderava risolvere alcuni problemi funzionali e rendere l’abitazione più comoda e e maggiormente aderente alle esigenze odierne. In particolare, le richieste dei clienti erano incentrare sul miglioramento della funzionalità del nodo angolo cottura/vano scala/terrazza di servizio e di alcuni spazi all’aperto, oltreché su un restyling complessivo degli interni, orientato all’allegria e alla semplicità.
In sintesi si richiedeva principalmente di:
- aumentare l’illuminazione naturale del soggiorno;
- migliorare la funzionalità dell’angolo cottura, riprogettandolo completamente;
- lavorare sul collegamento tra piano terra e primo piano;
- rendere più funzionali le terrazze a servizio della cucina e del primo piano;
- inserire l’impianto di climatizzazione e rivedere gli impianti esistenti.
Nella situazione di partenza l’angolo cottura era separato dalla zona giorno da un tramezzo a mezza altezza e lo spazio di lavoro era veramente minimo e reso oltremodo scomodo dalla presenza della rampa della scala e dell’apertura a battente della porta finestra. La scala per l’accesso al primo piano non aveva filtri al piano terra per cui il passaggio dei rumori della zona giorno e degli odori e dei fumi della cucina creava disturbo e limitava la privacy del piano. Oltre a ciò, l’abitazione, dopo 50 anni dalla costruzione, si presentava nello stato originario e necessitava di un intervento complessivo di manutenzione straordinaria.




La proposta progettuale è partita dallo studio della disposizione dell’abitazione rispetto ai punti cardinali, per poter rispondere al meglio alla prima richiesta, aumentare l’illuminazione naturale del soggiorno. La prima soluzione esaminata, suggerita dalla committenza (adottata in altre case dello stesso villaggio) è di aprire una grande finestra ad andamento orizzontale sul prospetto principale, tra la porta finestra di ingresso e la finestra esistenti. Questo prospetto, orientato a sud-ovest, potrebbe essere luminoso ma è protetto da una veranda coperta piuttosto profonda (più di 6 m) che limita notevolmente la penetrazione della luce solare. Inoltre, la soluzione sarebbe in contraddizione con i caratteri stilistici dell’abitazione (aperture tipicamente mediterranee, alte e strette).


Si sceglie quindi di non modificare il prospetto e di lavorare sull’apporto di luce proveniente dalla porta finestra dell’angolo cottura, esposto a sud-est; la mattina filtra una bellissima luce, anche attraverso la persiana, che potrebbe illuminare uno spazio più ampio di quello dell’angolo cottura. Questa scelta consente di rispondere contemporaneamente alle prime due richieste della committenza e la soluzione migliore sembra quella di realizzare una continuità tra angolo cottura e soggiorno, anche per i motivi sopra esposti, legati all’illuminazione naturale degli ambienti.

Si lavora sul tramezzo esistente, modificandolo in modo da:
- consentire la circolazione della luce naturale in tutta la zona giorno, al mattino da sud-est e al pomeriggio da sud-ovest;
- permettere di attrezzare in modo più funzionale l’angolo cottura;
- realizzare una chiusura in corrispondenza del vano scala.
Il tramezzo esistente viene aperto nella parte centrale e verso la porta finestra, e riprogettato nella parte verso la scala, come visibile dal confronto tra la planimetra A – stato originario e planimetria B – progetto. La porta finestra, originariamente a battente, viene trasformata in scorrevole, eliminando l’ingombro dell’anta nella stanza e consentendo di rendere più comodo l’accesso ai vani contenitori.
La disposizione dell’angolo cottura viene rivista completamente e vengono previsti tre blocchi funzionali:
- i fuochi vengono spostati nel sottoscala, nella parte più alta verso la parete esterna, in modo da poter collocare al di sopra una cappa aspirante, che nella situazione originaria non era presente (i fumi e i vapori della cottura si incanalavano nel vano scala). Inoltre, tutto il blocco funzionale nel sottoscala viene fatto avanzare di 20 cm in modo da rendere più comodo l’accesso anche nelle parti più basse. I 20 cm vengono occupati da un ripiano rialzato rispetto al piano di lavoro, che ospiterà gli accessori e i contenitori funzionali alla cottura; viene inserita la lavastoviglie accanto ai fuochi;
- il lavello, insieme al frigorifero, prende posto a ridosso della parete della scala, dove in precedenza erano collocati i fuochi;
- il terzo blocco trova posto dove era originariamente il tramezzo e ospita cassetti e cestoni contenitori, un ampio ripiano e un bancone rialzato per la prima colazione, affacciato sul soggiorno.




Si utilizza una porta filo muro, a scomparsa, per rendere indipendente il piano primo acusticamente e termicamente. Per evitare che, dopo le modifiche, il vano scala risulti completamente buia si prevede una finestra alta affacciata verso la porta finestra dell’angolo cottura, molto luminosa. Il primo piano, costituito da camera, antibagno, bagno e terrazza a livello, viene organizzato in modo poter essere in futuro indipendente dal piano terra. Nella camera viene previsto un angolo per la prima colazione; la terrazza a livello viene attrezzata con una pergola ombreggiante, banco in muratura con lavabo e possibilità di collegamento di un piano a induzione, doccia all’aperto e arredi da giardino. Diaframmi verdi, realizzati con specie vegetali resistenti al clima marino, proteggono dalla vista delle abitazioni adiacenti. In futuro sarà possibile dotare il primo piano di un accesso diretto dal giardino attraverso una scala a chiocciola, disimpegnando il piano terra e rendendolo di fatto una piccola abitazione autonoma e indipendente.


Infine, l’intera abitazione è stata sottoposta ad un intervento di manutenzione straordinaria nel corso del quale sono stati rifatti gli impianti idro-sanitario, elettrico e di illuminazione ed è stato inserito l’impianto di climatizzazione estiva e invernale. Sono stati rinnovati completamente i due bagni, uno al piano terra e uno al primo piano, e le finiture.