LA NATURA IN CASA E IN UFFICIO MIGLIORA IL NOSTRO STATO VITALE E FACILITA LA CIRCOLAZIONE ENERGETICA

Negli ultimi anni abbiamo assitito ad una riscoperta in architettura della Biofilia, dell’amore per la vita, inteso come naturale attrazione dell’essere umano per ciò che è vivo e vitale. Il termine fu coniato dallo psicoterapeuta e filosofo Erich Fromm e ripreso nel 1984 dal biologo Edward O. Wilson nel suo libro Biophilia.

https://www.hoepli.it/libro/biofilia-il-nostro-legame-con-la-natura/9788893711197.html

Questa naturale attrazione, detta anche istinto biofilico, si esprime nella tendenza dell’uomo a lasciarsi attrarre dagli stimoli naturali (attenzione involontaria o fascinazione) e nella capacità di partecipare emotivamente alle diverse forme di vita.

La fascinazione si attiva in processi quali il gioco, l’arte, le attività creative in genere, e anche durante l’immersione nella natura; non richiede alcuno sforzo e non genera fatica. La fascinazione consente all’attenzione diretta ( l’attenzione comunemente intesa, che utilizziamo quando svolgiamo un compito che genera fatica) di staccare e di rigenerarsi per permetterle di ritornare ad elevati livelli di efficienza. Da qui l’importanza della presenza degli elementi naturali anche negli ambienti chiusi, la nostra casa e il nostro luogo di lavoro.

Il contatto con la natura facilita la rigenerazione dell’energia vitale.

D’altronde, l’habitat ideale dell’essere umano pare che sia sopraelevato e con un’ampia visuale, vicino ad una distesa d’acqua e in continuità con spazi aperti, prati e alberi. Le nostre città e, spesso, anche le nostre case, si configurano come un non-habitat, una situazione ambientale negativa che anzichè sostenere la vita e il rigenerarsi delle energie vitali, le ostacola, favorendo l’insorgere di aggressicità e distruttività.

Se ancora non dovesse bastare, scomodiamo anche lo psicologo Howard Gardner e la sua teoria delle intelligenze multiple, in particolare l’ottava intelligenza, quella naturalistica. Gardner sottolinea l’importanza del contatto con la natura come forza strutturante la personalità in tutto lo sviluppo evolutivo del bambino. In assenza di questo contatto la istintiva propensione verso la natura potrebbe trasformarsi nel suo contrario (biophobia) o in una forma di indifferenza e di insensibilità per la vita stessa.

Nei prossimi articoli cominceremo a vedere come migliorare il nostro ambiente di vita per renderlo più naturale e adatto ad ospitarci.

BIOFILIA, L’AMORE PER LA NATURA TRA LE MURA DOMESTICHE

La biofilia può essere definita come l’attrazione naturale dell’uomo per la natura, il senso di benessere che si prova nei paesaggi naturali. Questo perché il nostro primordiale habitat, oltre a far bene al nostro corpo, ha sopratutto un effetto terapeutico sulla nostra mente.

Sul tema esistono molte pubblicazioni. Come approccio al tema, tra le tante, vi suggeriamo questa, della quale metto il link alla pagina del gruppo macro con un commento e alcuni estratti:

https://www.gruppomacro.com/blog/nuova-saggezza/effetto-biofilia-il-misterioso-legame-tra-uomo-e-natura

La bellezza e l’armonia della natura hanno un effetto terapeutico sulle persone.

Che la natura ci faccia bene si sa da molto tempo. Era infatti il 1984 quando il biologo di Harvard Edward O. Wilson ha definito la biofilia. In tempi più recenti, dal 2002 in poi, il concetto è stato anche provato attraverso verifiche sperimentali. Secondo Wilson, più c’è affiliazione con la natura, più la nostra vita acquista immediatamente qualità.

Ma cosa c’entrano le mura domestiche con la biofilia? E’ quello che scopriremo insieme nel prossimo articolo.

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