Il 31 maggio 2024 SOTTOSTUDIO ha partecipato a Open! con l’evento “Facciamo architet-cura! Lavori di relazione in corso”

Il 31 maggio pomeriggio, presso la nuova sede dello studio di architettura SOTTOSTUDIO si è svolto l’evento “Facciamo architet-cura! Lavori di relazione in corso“, nell’ambito della manifestazione “Open! Gli architetti aprono i loro studi al pubblico” promossa dal Consiglio Nazionale Architetti.

Il tema prescelto dal CNA PPC per l’edizione 2024 di Open! è stato “La cura del territorio”. Sottostudio ha scelto di declinare il tema aggiungendo “e dei suoi abitanti” a “la cura del territorio”, secondo l’approccio progettuale che caratterizza lo Studio.
Un aver cura del territorio che non è soltanto conservazione e tutela della materia fisica dei patrimoni architettonici, ma soprattutto consapevolezza che questo costruito ha
rappresentato nel tempo una riserva di senso per la comunità e che è la crisi del sistema di relazioni tra l’uomo e il suo ambiente di vita che ne determina la fragilità. Pertanto, la sopravvivenza, la rinascita o la perdita di tali patrimoni dipendono dal ruolo che potranno ancora assumere oggi e domani per le comunità che li vivono.

Le esperienze che ci proponiamo di condividere con voi lavorano su questi rapporti di senso. Non si tratta mai di interventi fini a sé stessi ma, ciascuno a suo modo, prova a costruire dei legami con la comunità alla quale si riferisce.

Il restauro e risanamento conservativo della casa campidanese di “ladiri”, con il recupero di manufatti, spazi, forme e colori ben fissati nella memoria degli anziani della zona ma, soprattutto, con il progetto che informa da principio all’intervento, l’apertura dell’abitazione ad iniziative che coinvolgano la comunità, come avveniva un tempo.

I progetti di restauro delle chiese campestri, che si stanno realizzando con i fondi del bando Ras-PNRR Valorizzazione del patrimonio rurale e paesaggistico, non si fermano al recupero
degli edifici ma sviluppano un progetto di valorizzazione complessiva, coinvolgendo la popolazione del posto e offrendo stimoli per la riappropriazione della memoria del luogo e, dunque, del senso delle cose.

Il PON-METRO “Facendo Ap(p)rendo” al di là dei percorsi progettuali sviluppati, poggia sull’idea di sostenere bambine e bambini nel percorso di crescita poiché possano, attraverso l’attivazione del potente mezzo della relazione creativa, arrivare ad un maggior grado di consapevolezza della realtà nella quale vivono, essere in grado di interagirci positivamente e di stimolare ulteriori positività al di fuori della scuola.

I lavori Culture-Lab 2018 “I sentieri alla scoperta della Sardegna di Sant’Efisio” e Fondazione Sardegna Isola del Romanico costruiscono una base di conoscenza di patrimoni di fondamentale importanza per gli abitanti e definiscono una mappa di nodi dai quali sarà possibile partire per creare complessità territoriale e consolidamento di memorie collettive.

Tutti questi progetti non esauriscono la loro parabola con il completamento dell’attività principale, che si tratti di un cantiere, di un laboratorio o di un rilievo, ma mettono le basi per voli successivi, molto più ampi e potenzialmente capaci di generare molta più complessità relazionale, infiniti punti di ripartenza e semi di risveglio della memoria di un popolo.

In questo sta l’importanza del lavoro di cura dell’architetto. Non si tratta soltanto di un esercizio poetico, ma di un guardare oltre il progetto stesso per ricercarne la relazione di senso con il resto.

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